Se io penso alla Puglia,
non vedo solamente la Terra di Bari, il Salento o la Daunia; vedo gli operai
di Taranto e di Bari, vedo i braccianti di Foggia, di S. Severo, di Andria, di Minervino;
vedo i contadini della Capitanata, delle Murge, di Francavilla Fontana, del Leccese;
vedo i senza terra, i senza lavoro e le loro famiglie che lottano per la loro redenzione;
vedo gli artigiani ingegnosi ed industriosi ed i giovani intellettuali democratici
i quali riprendono la strada aperta dai più insigni figli della nostra regione,
che nei secoli XVIII e XIX sono stati tra i pionieri del pensiero moderno
e della lotta per l’unità d’Italia e delle libertà democratiche.
Questa è la Puglia nuova, che ha da liberarsi da un passato che la
schiaccia e la umilia: vuole essere unita con tutto il Mezzogiorno unito,
per consolidare l’unità dell’Italia